Si è tenuta oggi, sabato 14 Novembre 2020 nel parco di Azzano Decimo.
La Cerimonia di commemorazione delle vittime di Nassirya e ricordo delle vittime militari e civili. Presenti Sindaco Putto, Stazione Carabinieri, Autorità, Associazioni Anc , Bersaglieri e Alpini.
12 novembre 2003 – La strage di Nassiriya (Ap) 12 novembre 2003 – La strage di Nassiriya (Ap) Foto 1 di 30 Accadde oggi, 15 anni fa la strage di Nassiriya Nell’attentato persero la vita 19 italiani Tweet 12 novembre 2018 Il 12 novembre 2003 alle 10.40 ora locale, le 8.40 in Italia, un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale, presidiata dai carabinieri italiani, nella città di Nassiriya, in Iraq: i due uomini a bordo fecero esplodere una bomba. La deflagrazione, con un effetto domino, fece saltare in aria il deposito munizioni. E spezzò 28 vite, quelle di 9 iracheni e di 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e due civili, un cooperatore internazionale e un regista, Stefano Rolla, impegnato con la sua troupe nelle riprese di uno sceneggiato sulla ricostruzione del paese. Fu il più grave attacco subito dall’esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale. Il ricordo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, un messaggio in occasione della Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, nel quale rivolge il suo “deferente omaggio a tutti coloro che hanno sacrificato la vita, al servizio dell’Italia e della comunità internazionale”. E ricorda: “Quindici anni or sono il barbaro attentato di Nassiriya stroncò la vita a diciannove italiani, unitamente ai colleghi iracheni, nell’attentato più grave subito dai nostri contingenti schierati nelle missioni di pacificazione, condotte in tante aree di crisi e contro il terrorismo transnazionale. I militari e civili che, a rischio della propria incolumità, fronteggiano molteplici e diversificate minacce in tante travagliate regioni del mondo, sono l’espressione di un impegno della comunità internazionale che vede il nostro Paese credere fermamente nella necessità di uno sforzo unitario per la sicurezza e la stabilità, per l’affermazione dei diritti dell’uomo. Soltanto una intensa collaborazione tra i popoli può aiutarci a sconfiggere le tenebre della violenza e a offrire un futuro all’umanità”. La foto simbolo Nella prima foto della gallery, un soldato si aggiusta l’elmetto, davanti alla base sventrata: è lo scatto simbolo della strage di Nassiriya realizzato dalla fotoreporter Anya Niedringhaus, premio Pulitzer 2005 come giornalista di guerra in Iraq, uccisa in Afghanistan da un talebano con addosso la divisa delle forze di sicurezza governative nel 2014. Gli eroi di Nassiriya I Carabinieri: Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone. I militari dell’esercito: Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi,Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci. I civili: Marco Beci, cooperante, e Stefano Rolla, regista. Tag sergio mattarella accadde oggi 12 novembre 2003 attentato guerra carabinieri esercito bomba esplosione pulitzer nassiriya iraq Le fotogallery più viste di Rainews.it See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/accadde-oggi-15-anni-fa-la-strage-di-Nassiriya-e48519da-0078-4399-8480-b21539a2b1c5.html https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&
Onore ai Carabinieri Eroi e per lo spirito al dovere.
Cronaca
Omicidio Di
Gennaro, terminata l’autopsia: fatali per il maresciallo i colpi a segno al
torace e all’addome
Vincenzo Di
Gennaro,46 anni, era un Maresciallo dei Carabinieri.
In paese era
conosciuto e stimato da tutti.
Sabato 13 Aprile
è stato ucciso mentre era in pattuglia, freddato dai colpi di una calibro 9.
Nato a S.Severo di Foggia, era il vice comandante di stazione di Cagnano Varano
sul Gargano.
Papantuono ( l’omicida ) impugnava una calibro 9, con la quale ha sparato almeno quattro volte uccidendo sul colpo Vincenzo Di Gennaro e ferendo il collega Pasquale Casertano
San Severo, allestita camera ardente per il
maresciallo Di Gennaro:
„Un dolore profondo e composto pervade le strade
di San Severo che,questa mattina, hanno accolto il feretro del maresciallo
maggiore dei carabinieri, Vincenzo Di Gennaro, ucciso lo scorso sabato mattina,
a Cagnano Varano, durante il servizio.“
La folla ha accolto l’arrivo
della bara, tra lacrime e commozione. L’intera comunità di San Severo e quella
di Cagnano Varano si stringono attorno ai familiari del vicecomandante della
stazione del paesino garganico, e pregano per il collega, Pasquale Casertano,
rimasto ferito nello stesso agguato.
“Vincenzo era un
bravo ragazzo”, ricorda il sindaco Francesco Miglio. “Io lo
conoscevo sin dagli anni delle scuole medie, e di lui ho sempre apprezzato i
suoi valori ed il suo spiccato senso del dovere, che sicuramente ha
portato negli anni in cui è stato nell’Arma dei Carabinieri a servire la Patria
e la sua comunità. Oggi lo piangiamo per il modo tragico in cui ha perso la
vita, ma anche perchè perdiamo un amico, un nostro coetaneo, un ragazzo
perbene”. La camera ardente è stata allestita a palazzo di città. Nel
pomeriggio, alle 16.30, in cattedrale, è previsto invece il rito funebre, alla
presenza del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Si attendono anche il
premier Conte ed il presidente della Camera Fico.
Carabiniere ferito a Cagnano Varano: la visita del premier Conte in
ospedale
Conte abbraccia
Pasquale, il carabiniere ferito: “Per come si sono svolti i fatti, lieto
di avergli potuto parlare”
Il premier Giuseppe Conte ha
fatto visita a Pasquale Casertano, il carabiniere rimasto ferito nell’omicidio
del collega Vincenzo Di Gennaro, il maresciallo maggiore ucciso da Giuseppe
Papantuono questa mattina a Cagnano Varano
Domenica, 10 febbraio, si celebra il giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano, istriano e dalmata. Quella delle foibe è stata una tragedia atroce. Nelle foibe, cavità carsiche profonde centinaia di metri, dal 1943 al 1947, vivi o morti, vennero gettati dai partigiani jugoslavi, migliaia di italiani. Ancora oggi i numeri non sono chiari. Una carneficina nata dall’odio e dall’ideale distorto di una vera e propria pulizia etnica. Numerose saranno anche quest’anno le iniziative in tutta Italia per il giorno del ricordo. La legge del 2004 che ha istituito la giornata del ricordo ha sancito un principio importante per il nostro paese. Cosa vuol dire ricordare le vittime delle foibe oggi? L’attacco dei militari di Tito agli italiani durante e nel secondo dopoguerra non ha portato soltanto morte. Ha portato anche un tremendo esodo di famiglie che, cacciate dalle loro case, hanno cercato rifugio altrove.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok